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Nel versante sud-ovest dell’Etna, la terra si racconta attraverso i suoi vini, espressione di un terroir unico e irripetibile. Qui, a Biancavilla, i vigneti si ergono come testimoni di una storia millenaria, radicati in un suolo nero e fertile, marchiato dalle colate laviche storiche che hanno definito la personalità di questo paesaggio vulcanico.
Tenuta del Vallone Rosso, immersa in questo scenario di cruda bellezza, trae forza da un suolo che è un patchwork di cenere vulcanica, pietra pomice e lapilli, elementi che conferiscono ai nostri vini una complessità e una mineralità inconfondibili.

Le colate laviche, con la loro variegata composizione chimica, hanno creato un suolo di medio impasto, asciutto e sabbioso, con un’elevata capacità drenante e una reazione sub-acida.
La posizione dei nostri vigneti, situati tra gli 780 e i 1050 metri sul livello del mare, beneficiano di una forte escursione termica.
Questo, unito a un clima meno piovoso e a venti caldi, permette alle nostre viti di Nerello Mascalese e Carricante di esprimersi al meglio, raggiungendo livelli di maturazione ottimali.
Il nostro impegno è quello di rispettare e valorizzare questo patrimonio naturale, lavorando i terreni con metodi che esaltano la qualità del frutto e la tipicità del territorio.

La nostra filosofia produttiva si basa sul rispetto dell’ambiente e sulla valorizzazione delle uve autoctone siciliane. Utilizziamo metodi naturali e biologici, evitando l’uso di additivi e interventi in cantina. Produciamo vini in quantità limitata, curando ogni fase della produzione con estrema attenzione.

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Il suolo dell’Etna, geologicamente, è stratificato, con colate che risalgono a centinaia di migliaia di anni fa fino alle colate più giovani che ancora oggi continuano ad arrichire i terreni circostanti. La lentissima degradazione delle colate laviche, ma sopratutto la cenere che fuoriesce dai crateri durante le attività vulcaniche, che si verificano tutti gli anni, contribuisce all’ evoluzione e al rinnovamento dei terreni, che si arricchiscono di minerali naturali. Ció lo rende adatto a quello che cerca e che vuole esprimere l’azienda TDVR, una produzione di vini autentici, espressivi, identitari di grande eleganza e complessità mirando sempre alla massima qualità.

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Le radici di Tenuta del Vallone Rosso affondano nel cuore della tradizione contadina di Biancavilla, sul versante sud-ovest dell’Etna. Qui, più di ottant’anni fa, Nonno Puddu (Giuseppe) piantò i primi filari di Nerello Mascalese e Carricante, dando vita a una piccola oasi di viti e di memoria.
Negli anni successivi furono anche gli zii Alfredo e Agatino a prendersene cura, mantenendo viva quella cultura della terra che unisce il rispetto per la natura al sapere antico tramandato a voce, durante le vendemmie di Ottobre, che per tradizione coincidevano con la festa di San Placido, patrono di Biancavilla.

I vigneti di Contrada Minicucchita (750 metri slm) e Contrada Montalto (1100 metri slm) sono ancora oggi allevati ad alberello etneo a piede franco, un sistema tradizionale sorretto da pali di castagno che si conficcano nelle sciare, colate laviche che testimoniano il carattere impetuoso e generoso dà MUNTAGNA.
E’ un territorio estremo e meraviglioso, dove le viti affondano radici in suoli sabbiosi e ricchissimi di minerali, arricchiti nel tempo dalle ceneri e dalle eruzioni spettacolari dell’Etna.
Qui crescono i vitigni autoctoni: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio; Alicante per le uve a bacca rossa, e Carricante, Cataratto, Minnella Bianca per quelle a bacca bianca, custodendo la biodiversità agricola di una terra che non ha mai smesso di parlare attraversoi suoi vini.

Il vigneto in Contrada Boschetto (980 metri slm) rappresenta il nostro tesoro più raro: un appezzamento in sistema di allevamento a spalliera con piante che raggiungono i 150 anni di età. Tra questi filari sopravvivono ancora viti pre-fillosera, scampate alla devastazione che colpi la viticoltura europea a fine Ottocento. Sono testimoni silenziose di una storia che pochi possono raccontare, e che oggi noi continuiamo a custodire con la stessa cura di un tempo .

Le escursioni termiche quotidiane e notturne, tipiche di questo versante, regalano alle nostre uve una ricchezza aromatica e una mineralità inconfondibile. Il vento che scende dalla montagna al tramonto , il profumo della terra calda dopo le piogge di fine estate, il canto dei grilli nelle notti di vendemmia: tutto contribuisce a creare vini che parlano del territorio e della gente che lo vive.



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Il terroir dell’Etna nell’ambito vitivinicolo, ha una storia geologica unica, la particolarità è frutto delle continue eruzioni vulcaniche nei secoli. Qui la viticoltura e la produzione di vino hanno origini antichissime, si può risalire all’epoca dei greci e dei romani, ed ancora oggi, alcuni vitigni autoctoni dell’Etna sono coltivati con metodi tradizionali di un tempo.


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Il suolo dell’Etna, geologicamente, è stratificato, con colate che risalgono a centinaia di migliaia di anni fa fino alle colate più giovani che ancora oggi continuano ad arrichire i terreni circostanti. La lentissima degradazione delle colate laviche, ma sopratutto la cenere che fuoriesce dai crateri durante le attività vulcaniche, che si verificano tutti gli anni, contribuisce all’ evoluzione e al rinnovamento dei terreni, che si arricchiscono di minerali naturali. Ció lo rende adatto a quello che cerca e che vuole esprimere l’azienda TDVR, una produzione di vini autentici, espressivi, identitari di grande eleganza e complessità mirando sempre alla massima qualità.

La filosofia aziendale è semplice ma di grande classicità: lavorare i vigneti in modo miticoloso e del tutto biologico, rispettando sempre il terroir etneo così da ottenere una prodotto di assoluta eccellenza, frutto di una lavorazione poco processualizzata e quindi del tutto naturale in cantina.

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Si tratta di vigneti ultrasessantennali, piantati da Nonno Puddu ed in seguito coltivati dagli zii Alfredo e Agatino.

I Vigneti in Contrada Vallone Rosso e di Contrada Montalto, sono impiantati ad alberello, sorretti da pali di castagno su delle “sciare” cioè colate laviche, che esorimono delle peculiarità nel vino tra i diversi terroir dell’Etna. Ed è li che prendono vita i classici vitigni autoctoni Dell’Etna, dal nerello mascalese al nerello cappuccio e all’alicante per ciò che concerne le uve a bacca rossa, e dal carricante al cataratto e la minnella per quanto riguarda le uve a bacca bianca. Il suolo è molto fertile, sabbioso e ricco di minerali, grazie alle numerose spettacolari eruzioni che a “MUNTAGNA” ci regala.

La forma principale di allevamento adottata è quella ad alberello, e l’altitudine va dai 780 ai 1050 metri sul livello del mare, sul versante sud dell’Etna.



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